INL – documento di programmazione della vigilanza 2021.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha pubblicato sul proprio sito internet il documento di programmazione dell’attività di vigilanza per il 2021, che ancora per quest’anno muove “dal necessario presupposto di una ricercata coerenza con la sfavorevole congiuntura che l’emergenza sanitaria da Covid-19 sta procurando anche sul fronte socio-economico e sui tradizionali assetti del mondo e del mercato del lavoro”.
L’attività di verifica degli Ispettori del Lavoro, si indirizzerà in particolare sui seguenti temi:
- Attività di prevenzione e promozione della sicurezza e della legalità;
- Attività di tutela sostanziale dei rapporti e delle condizioni di lavoro, orientata al contrasto degli illeciti di maggior disvalore sociale ed economico e alla effettiva tutela dei lavoratori. Nei settori disciplinati da protocolli nazionali dedicati alle misure anti-contagio, sarà verificata l’applicazione delle misure di prevenzione determinate dall’emergenza sanitaria;
- Richieste di intervento, conciliazioni monocratiche e tutela dei lavoratori. In particolare, le richieste di intervento relative a realtà produttive caratterizzate da una ridotta consistenza numerica e da irregolarità circoscritte del personale impiegato, potranno essere trattate “d’ufficio” e limitate alle sole irregolarità segnalate. Andrà inoltre intensificato il ricorso alla diffida accertativa e alla disposizione;
- Tutela lavoratori vulnerabili (minori, donne, extracomunitari e precari). Per assicurare una tutela effettiva di questi lavoratori, il personale ispettivo verificherà anche la corretta applicazione della disciplina in materia di parità di trattamento e di divieto di discriminazioni;
- Salute e sicurezza dei lavoratori;
- Verifiche COVID;
- Sommerso e caporalato;
- Illecite esternalizzazioni e interposizioni – elusione della normativa in materia di codatorialità e distacco. Su questo fronte, l’attività ispettiva sarà rivolta al contrasto del dumping (anche nel settore del trasporto su strada, per accertare l’eventuale presenza di trattamenti retributivi e normativi differenziati tra lavoratori di Paesi diversi che, tuttavia, svolgano mansioni identiche), e all’analisi dei fenomeni alla base delle esternalizzazioni, tra le quali le filiere di appalti e subappalti di opere e di servizi, la somministrazione di lavoro, la cooperazione spuria, i contratti di rete e i distacchi posti in essere dalle imprese italiane o di altri Paesi membri della U.E. L’attività di verifica si indirizzerà soprattutto verso le aziende e cooperative di medie e grande dimensione mentre, tra i settori prioritari di intervento, vi è quello della logistica, trasporti e grande distribuzione. Anche in merito ai profili previdenziali e assicurativi, il settore della logistica e dei trasporti figura tra quelli che saranno maggiormente attenzionati, con particolare riferimento (per i profili assicurativi, in caso di aziende che svolgano un’attività non coerente con quella denunciata all’Inail) alle aziende che dispongono di mezzi di trasporto pesanti.
- Regolarizzazione delle situazioni di disallineamento nella classificazione;
- Irregolarità e frodi relative alle misure di integrazione salariale e di sostegno al reddito. Nel corso del primo semestre 2021, l’attività di verifica sarà orientata prioritariamente all’ambito delle prestazione a sostegno del reddito previste dalla legislazione di emergenza e gestite dall’Inps, nei confronti anche di :aziende che hanno fatto richiesta di trattamenti di Cassa integrazione Ordinaria, Fondo di Integrazione Salariale e Cassa Integrazione in deroga; aziende operanti in deroga alle misure restrittive previste dalla normativa emanata in relazione all’emergenza da Covid-19.
La nota dell’Ispettorato del Lavoro è prelevabile da qui:
FONTE: FAI-CONFTRASPORTO