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VERTENZA TRASPORTI

Fumata grigia dopo incontro tra UNATRAS e Viceministro Bellanova. Confronto continua serrato in attesa CDM di OGGI

Le iniziative unitarie in Veneto dopo incontro con Governo.
Senza risposte, costretti a fermare i mezzi

Mestre 17 marzo 2022 – Dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili non ci sono proposte su compensazioni per il caro carburanti. Sulla questione gasolio la Vice Ministra ha annunciato, il 15 marzo scorso, che la risposta alla categoria sarà data da un provvedimento generale del Governo -che dovrebbe essere emanato oggi 17 marzo- di cui non si conosce l’entità effettiva. Il Vice Ministro ha inoltre presentato un pacchetto di proposte – che ha chiamato “Protocollo di intesa” – che recepisce le proposte di UNATRAS sulle regole del settore.

“Nulla di fatto quindi –affermano Michele Varotto, Paolo Fantinato e Gianni Satini rispettivamente Presidenti di Confartigianato Trasporti, Fita Cna, Fai Conftrasporto del Veneto-. In una situazione drammatica con i contagi che rialzano la testa, la Cina che richiude, un conflitto armato in Ucraina, problemi di approvvigionamento e le imprese che tornano a interrompere le produzioni, agli autotrasportatori (autotrasporto merci e trasporto persone) viene richiesto, nuovamente, di tenere in piedi il Paese. E’ nostra volontà valutare attentamente le proposte avanzate nell’ambito di quello che il Viceministro ha definito un “protocollo d’intesa” che, se accettato e sottoscritto dalle parti, dovrebbe definire il punto di incontro tra le richieste avanzate dalla categoria e le risposte del governo”.

“La categoria continua a dimostrare un grande senso di responsabilità nonostante, come spesso è accaduto negli ultimi tempi, le provocazioni e il tentativo di cavalcare il malcontento siano sfociati in momenti di tensione – proseguono i tre Presidenti -. E’ di nuovo il momento di tenere i nervi saldi, non possiamo permettere che si interrompano le filiere strategiche della nostra economia in un momento così difficile, siamo abituati ad arrangiarci, e continueremo a farlo, per dimostrare alla politica che questo comparto merita più rispetto. Il combinato disposto della guerra in Ucraina e del “lockdown energetico” sarà doloroso per alcuni autotrasportatori, le imprese però non devono supportare da sole gli extra costi, non è giusto”!

Non è ancora certo quando verrà fissato il nuovo incontro con Bellanova, ma il tutto si dovrebbe concretizzare entro oggi (16 marzo) in occasione dei Consiglio dei Ministri il cui il Vice Ministro ha annunciato risposte al fronte caldissimo del caro-carburanti con un provvedimento generale del governo di riduzione del costo del gasolio di 15 centesimi (compensazione non quantificata nel corso dell’incontro, ma è frutto di notizie di stampa). Il tavolo con il MIMS dovrebbe comunque rimanere aperto in maniera permanente, per procedere nel confronto e scongiurare, così, la trasformazione delle fibrillazioni della categoria in vera e propria mobilitazione.

UNATRAS, per fermare la speculazione in atto, ha chiesto anche di avviare un’operazione di controlli serrati, oltre a fissare per decreto un tetto al prezzo del gasolio. Ciò che non convince, nell’ipotesi di riduzione del prezzo del gasolio di soli 15 centesimi di euro, è la differenza eccessiva rispetto a quanto proposto nell’emendamento presentato al governo dalle Associazioni di categoria, che indica una diminuzione del 30% del costo industriale. Tradotto: con il gasolio ormai schizzato a 2.154,63 (ultima rilevazione ufficiale del MiSE del 14 marzo, sulla media settimanale dei prezzi, dal 7 al 13 marzo 2022), la diminuzione arriverebbe, per 1.000 litri, a 150 euro, contro i 345 euro proposti. Praticamente meno della metà.

UNATRAS, ha confermato le iniziative organizzate per il prossimo fine settimana, che saranno dettagliate prossimamente, e che verranno portate avanti per protestare contro le speculazioni sul prezzo del gasolio e dei carburanti e sulla carenza degli stessi che si sta verificando per i rifornimenti extra-rete.

“Ribadiamo –concludono i tre Presidenti Veneti Varotto, Fantinato e Satini– la necessità di avere un confronto costante con la committenza dalla quale ci aspettiamo lealtà e disponibilità, in virtù del senso di responsabilità al quale tutti in questo momento siamo chiamati. Ci appelliamo alle Autorità affinché proseguano i controlli già avviati per contrastare e punire ogni tipo di speculazione che in questo momento risulterebbe particolarmente disonorevole. Capiamo la complicata situazione che il Governo sta affrontando e la categoria conferma la massima disponibilità al confronto, qualora non ci fossero risposte economiche immediate alla crisi, auspichiamo in tempi brevissimi riscontri in termini di legalità e sicurezza”.

Le proposte sulle regole di settore

  • Rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante, elemento essenziale del contratto di trasporto, anche verbale, ed i costi indicativi di riferimento, aggiornati almeno trimestralmente dal Ministero.
  • Controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto, anche tramite il coinvolgimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori.
  • Confermata la firma di entrambi i Ministeri interessati, MIMS e MEF, del Decreto interministeriale per la ripartizione del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, che attende solo il via libera della Corte dei Conti.
  • Accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti agli Autotrasportatori

“Intervenire su costo carburante e chiediamo un Tavolo delle Regole istituito presso il Mims”. Sono le due priorità evidenziate dal Presidente di FAI Regionale Veneto Gianni Satini. “Il costo del carburante ha avuto un’impennata importante, che grava sulle imprese e conseguentemente sul consumatore finale. Questo aumento ci ha costretto a fermare i camion. Oggi non siamo più in condizioni di andare avanti. Il Governo deve intervenire immediatamente. Sabato 19 marzo ci saranno altre manifestazioni a livello nazionale e richiederemo un altro incontro col Prefetto di Venezia. Unatras ha cercato di dialogare col Ministro Bellanova ma senza risultati concreti e dal 4 aprile proclamiamo il fermo nazionale, nel rispetto delle Regole del Garante dei Scioperi”.

FONTE: UFFICIO STAMPA FAI VENETO