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LETTERA DI INIZIO ANNO DEL PRESIDENTE FAI REGIONALE VENETO GIANLUIGI SATINI

Cosa sta accadendo nel settore della logistica negli ultimi anni è argomento di continui dibattiti più o meno interessanti (ad onor del vero meno che più) comunque utili se riportati a quanto viviamo nella nostra attività.

E’ da tempo che le aziende di trasporto hanno scoperto il temine “logistica”, questione di sopravvivenza, trasportare merce da troppo tempo non crea abbastanza ricchezza che consenta di affrontare le tante sfide che ci attendono e l’attività, appunto, di logistica ha consentito di salvaguardare investimenti e redditività dell’azienda.

Stiamo vivendo tempi complicati che richiedono maggiore consapevolezza e di conseguenza maggiore conoscenza, frutto sì dei convegni di cui sopra ma necessariamente di come si sviluppi o si stia già sviluppando competitività nel nostro settore.

Premetto che in questo divenire non mancheranno opportunità da cogliere.

Appare a tutti evidente, mi auguro, come alcuni processi stiano avvenendo molto rapidamente e necessitino particolare attenzione:

  1. Ambiente;
  2. Verticalizzazione della filiera di logistica;
  3. E-commerce;
  4. Autunno o inverno demografico;
  5. Continui aggiornamenti normativi;
  6. Costo del lavoro;
  7. Informatica.

Il 24 febbraio IBRA, il nostro ente bilaterale, organizza un convegno con all’ordine del giorno alcuni dei temi di cui sopra approfonditi e studiati dal Politecnico di Milano in collaborazione con alcuni nostri imprenditori.

Siete tutti invitati, sarà l’occasione per festeggiare 25 anni di IBRA, ricordare Guido Bertoldo, ascoltare alcuni ospiti delle Istituzioni interessati e coinvolti dal mondo della logistica.

Le nostre iniziative forse non sono frequenti ma è difficile far coincidere frequenza con qualità soprattutto in un settore con così rapidi cambiamenti.

Lo viviamo soprattutto oggi: con guerre che condizionano pesantemente non solo i belligeranti e grandi gruppi con immense risorse finanziarie che stanno investendo in ogni ambito della logistica.

L’oggetto di questa breve lettera vuole sottolineare una condizione che mi sorprende non poco.

Darwin definiva così l’evoluzione della specie: “variabilità dei caratteri, eredità dei caratteri innati, adattamento all’ambiente, lotta per la sopravvivenza, selezione naturale ed isolamento geografico”.

Direi che ci riguarda parecchio, direi, anche, che è difficile competere per sopravvivere quando non è la natura a fare la selezione bensì condizioni piò o meno vantaggiose provenienti da interessi prevalentemente economici o finanziari.

Vorrei ci fosse spazio per una maggiore consapevolezza di cosa produce il nostro agire ed un maggior rispetto tra interlocutori che non si accontentano d’un risultato economico con il segno più bensì del come questo segno più è stato realizzato.

Penso sarebbe necessario un nuovo Darwin capace d’indagare oltre, capace di riconoscere ciò che ci impedisce di evolvere senza per forza farsi male.

Penso anche che i padroni del mondo faranno molta fatica a ridurci comparse d’un film la cui trama prevede loro unici protagonisti: è la vita, è la storia che racconta ripetutamente qualcosa di diverso ed il nostro racconto, quello di ognuno di noi, è testimonianza che si può, si può sopravvivere anche nelle difficoltà apparentemente insuperabili.

Questa è l’evoluzione? Non lo so, so che ci siamo, so che ci saremo perché solo insieme si cresce (non solo economicamente), perché insieme siamo arrivati sino a qui ed insieme sapremo ed impareremo ad andare oltre.

Un’ultima considerazione: ognuno di noi è chiamato a vivere momenti di luce e momenti bui, la differenza non sta in quanto è buio il mio momento o in quanta luce sto vivendo, la differenza la fa comprendere che in entrambi i casi non siamo soli perché questo è il danno principale, pensare di essere soli.

Allora buon lavoro (speriamo che torni) a tutti, continuando ad apprezzare il nostro impegno, continuando a riconoscerci nella nostra associazione.

Gianluigi Satini – Il Presidente FAI Regionale Veneto